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Ansia generalizzata: sintomi, cause e terapia [mini-guida]

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Disturbi e Sintomi Psicologici

Ansia generalizzata: sintomi, cause e terapia [mini-guida]

Ansia generalizzata: ecco la nostra mini-guida per conoscerla e iniziare a prendertene cura 📕👇

La natura dell’ansia

Nel linguaggio comune, siamo abituati a riferirci all’ansia come ad una condizione negativa, spiacevole, fastidiosa… “patologica”.

Eppure l’ansia di per sé non ha nulla di negativo, anzi: secondo una prospettiva evoluzionistica, essa è il campanello di allarme che per secoli ci ha avvisati dei possibili pericoli ai quali andavamo incontro e che ha garantito la nostra sopravvivenza.

L’individuazione all’interno dell’ambiente di una possibile minaccia (o anche la sua previsione) genera in noi sentimenti di apprensione e paura, nonché uno stato di attivazione psicofisico, che di fatto è ciò che ci permette di reagire allo stimolo temuto, affrontandolo oppure fuggendo.

Quando l’ansia diventa patologica?

L’ansia, che di per sé, quindi, avrebbe una valenza positiva, diventa patologica a determinate condizioni: quando è invalidante in intensità, quando la preoccupazione non si basa su un reale rischio, quando ci si preoccupa indipendentemente dai fattori di stress esterni, quando il livello di rischio percepito è eccessivo.

È quello che accade nel caso dei disturbi d’ansia, dei quali fa parte il disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata), di cui parleremo in questo articolo.

Pronto? Pronta? Iniziamo…

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COSA TROVERAI IN QUESTO ARTICOLO

  1. Sintomi e manifestazioni del disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata)
  2. Le cause del disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata)
  3. La diagnosi del disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata)
  4. La terapia del disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata)
  5. L’ansia generalizzata in 20 micropillole
  6. Ansia generalizzata: vuoi fare il prossimo passo con noi?
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1) Sintomi e manifestazioni del disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata)

La caratteristica chiave dell’ansia generalizzata: un’ansia diffusa

La caratteristica chiave dell’ansia generalizzata è la presenza di preoccupazioni che non riguardano un tema specifico, ma sono estese a diversi ambiti della vita quotidiana, ad esempio la famiglia, la situazione economica, il lavoro, la salute personale, il futuro, il presente.

Tali preoccupazioni tendono ad essere presenti per la maggior parte del tempo, per la maggior parte dei giorni. Inoltre, se una preoccupazione viene risolta, è probabile che ne emerga un’altra.

Questo ciclo continuo di preoccupazione può rendere estremamente difficile vivere momenti di tranquillità e interferire in modo importante nella quotidianità, nelle relazioni, nel lavoro di chi soffre di disturbo d’ansia generalizzato.

I sintomi dell’ansia generalizzata

Quali sono, dunque, i sintomi del disturbo d’ansia generalizzato?

Ansia e preoccupazione diffuse, eccessive e difficili da controllare, nonché un senso appunto “generalizzato” di irrequietezza, apprensione, agitazione. Si possono inoltre sperimentare irritabilità, affaticamento generale, tensione muscolare, difficoltà nella concentrazione e disturbi del sonno.

In alcuni casi, in risposta a determinati stimoli, la sintomatologia può aumentare e, al suo culmine, trasformarsi in attacco di ansia. Il nervosismo e la sensazione di apprensione possono scatenare una risposta che aumenta i battiti cardiaci, la frequenza del respiro fino all’iperventilazione, provoca tremori e accentua la sudorazione.

Strategie di coping disfunzionali

Per cercare di gestire l’ansia, le persone con disturbo d’ansia generalizzato possono sviluppare una serie di strategie di coping che tuttavia si rivelano estremamente disfunzionali.

Queste includono:

  • limitare l’esposizione o evitare situazioni che si pensa potranno scatenare l’ansia;
  • ricercare costantemente rassicurazioni;
  • eccedere nel tentare di anticipare o controllare ogni possibile esito o inconveniente prima di ingaggiarsi in una attività;
  • rivivere in loop con preoccupazione un evento nella propria mente (maccanismo mentale noto come “rimuginio”);
  • procrastinare, ossia rimandare decisioni o azioni per l’ansia provocata dal dover affrontare determinate attività;
  • ricorrere all’alcol, ai farmaci o ad altre sostanze nella speranza di calmare i propri sintomi d’ansia, il che può portare a dipendenza e complicazioni di salute.

Queste strategie di coping, pur offrendo un sollievo temporaneo, hanno l’effetto di rafforzare il ciclo d’ansia a lungo termine e limitare significativamente la qualità della vita e il funzionamento quotidiano.

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2) Le cause del disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata)

A contribuire allo sviluppo del disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata) vi è un mix complesso di fattori biologici e ambientali.

Predisposizione genetica

Alcune evidenze sottolineano un ruolo di componenti genetiche, che aumenterebbero la suscettibilità al disturbo.

Tuttavia, è sempre bene sottolineare che parliamo appunto di “suscettibilità” e mai di “destino”: possedere dei geni di rischio per una determinata condizione di malessere psichico non porta automaticamente a sviluppare un disturbo, ma aggiunge una quota di rischio in più. Allo stesso modo, non possedere tali varianti genetiche non ci protegge dallo svilupparlo.

Fattori ambientali

Per quanto riguarda i fattori ambientali, sembra che quella di “apprendere” il disturbo d’ansia generalizzata dal proprio contesto familiare sia una possibilità concreta.

I bambini, attraverso l’esposizione ad un modello genitoriale “ansioso”, registrerebbero quella come modalità di reagire agli stimoli del mondo. I genitori con disturbo d’ansia generalizzata (o anche solo con “tratti” di questo tipo) possono influenzare involontariamente l’elaborazione da parte dei loro figli di potenziali minacce nell’ambiente, trasmettendo il messaggio che il mondo non è sicuro, che l’incertezza è intollerabile, e che la preoccupazione continua sia una modalità utile per far fronte all’incertezza.

Anche esperienze negative o traumatiche, così come l’esposizione prolungata a fattori stressanti o alcune caratteristiche di personalità possono contribuire allo sviluppo di questa condizione.

Un altro fattore di rischio significativo: il genere

Tra i fattori di rischio sembrerebbe esserci anche il genere.

Le persone a cui alla nascita è stato assegnato il sesso femminile sembrerebbero essere due volte più inclini a sviluppare il disturbo d’ansia generalizzato.

Ecco perché il Women’s Preventive Services Initiative (WPSI) raccomanda lo screening delle ragazze di età pari o superiore a 13 anni e delle donne per l’ansia, indipendentemente dal fatto che abbiano già o meno una diagnosi di disturbo d’ansia. Questo sulla base di una revisione sistematica dell’efficacia dello screening e considerando ovviamente i benefici dei trattamenti nelle ragazze adolescenti e nelle donne adulte.

Il disturbo d’ansia generalizzato nella prospettiva evoluzionistica

Abbiamo precedentemente accennato alla prospettiva evoluzionistica dell’ansia: anche il disturbo d’ansia generalizzato ha una sua spiegazione alla luce di questa teoria.

A seguito dei progressi della società moderna abbiamo probabilità decisamente più alte di “successo evolutivo” rispetto al passato. Le minacce acute come, ad esempio, proteggersi dagli animali feroci sono praticamente scomparse. Al loro posto però si sono fatte spazio minacce più croniche e incerte: l’instabilità affettiva, la perdita del lavoro, della salute, dello status sociale.

La reazione a queste paure è la stessa che avremmo davanti a una tigre dai denti a sciabola, ma mentre in quest’ultimo caso l’ansia si risolverebbe appena scampato il pericolo, capiamo bene che scappare dal precariato o dagli esami universitari e risolvere quell’ansia è molto più difficile. Inoltre, l’incertezza del riuscire a continuare a corrispondere alle aspettative sociali non fa che alimentare il circolo vizioso dell’ansia.

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3) La diagnosi del disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata)

📌 Disclaimer importante: le informazioni condivise in questo paragrafo hanno uno scopo puramente informativo e educativo. L’articolo, ovviamente, non sostituisce in alcun modo la consulenza, la diagnosi o il trattamento da parte di uno specialista. Se pensi di soffrire di disturbo d’ansia generalizzato o di qualsiasi altro disturbo psicologico, è essenziale rivolgerti a un professionista.

Il disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata) è classificato all’interno del DSM (il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) fra i disturbi d’ansia e viene diagnosticato secondo criteri specifici.

Tuttavia, lo ripetiamo, è fondamentale sottolineare che la diagnosi non può e non deve essere effettuata basandosi esclusivamente sulla lettura dei criteri diagnostici, e tanto meno tramite una auto-diagnosi. Per questo motivo, in questo articolo non forniremo un elenco dettagliato dei criteri diagnostici, ma ci limiteremo a dare qualche informazione generale, con l’intento di sensibilizzare e informare.

Criteri generali di diagnosi

I fattori da tenere in considerazione sono:

  • che la preoccupazione sia generalizzata e non specifica.
  • la sensazione di mancanza di controllo sulla preoccupazione.
  • da quanto tempo dura (almeno sei mesi) e quanto è presente nella quotidianità (per la maggior parte del tempo).
  • l’impatto dei sintomi sul funzionamento (affinché possa essere posta una diagnosi, la sintomatologia deve impattare negativamente sulla qualità di vita della persona).

Picco di insorgenza e diagnosi tardiva

Il disturbo d’ansia generalizzato sembra avere un picco intorno ai 30 anni, ma può iniziare a manifestarsi molto prima, già dall’infanzia.

Tra le condizioni che potrebbero portare alla diagnosi tardiva vi è il fatto che il disturbo non inizia ad impattare in modo importante sulla vita della persona se non prima di entrare in contesti accademici e lavorativi, rimandando il contatto con i professionisti. Il fattore culturale che normalizza l’ansia sminuendo quella che di fatto è una condizione invalidante è un’altra causa di rinvio della richiesta d’aiuto. Inoltre, spesso non siamo preparati a individuare i segnali dell’ansia in persone di età diverse da quella adulta, come l’infanzia e l’adolescenza, e tendiamo a derubricare come “capricci” o “ribellione” quelli che invece potrebbero essere sintomi ansiosi.

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4) La terapia del disturbo d’ansia generalizzato (ansia generalizzata)

La buona notizia è che il trattamento dell’ansia generalizzata è molto efficace.

La psicoterapia in particolare interviene insegnando alla persona a mettere in discussione gli schemi di pensiero e di comportamento che sostengono l’ansia, sviluppandone altri più funzionali alla sua gestione.

Cosa accade in terapia?

Ogni percorso terapeutico sarà cucito sulle esigenze della singola persona, ma probabilmente includerà:

  • lo sviluppo della consapevolezza, imparando a conoscere il disturbo d’ansia generalizzato, distinguendo tra preoccupazione utile e non utile, creando una risposta più accettabile e proattiva all’ansia;
  • il monitoraggio degli episodi di ansia, imparando a capire cosa li scatena, le preoccupazioni più frequenti, la gravità e la durata degli episodi, per avere una prospettiva e tenere traccia dei progressi;
  • strategie di gestione fisica, attraverso ad esempio l’apprendimento di tecniche di rilassamento per aiutare a ridurre la risposta fisica di lotta o fuga causata dall’ansia;
  • strategie di gestione cognitiva, per imparare a valutare, sfidare e modificare realisticamente i modelli di pensiero negativo che contribuiscono al disturbo;
  • strategie comportamentali, per imparare ad affrontare le paure fidandosi della propria capacità di saperle superare.
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5) L’ansia generalizzata in 20 micropillole

Pronti per una panoramica compatta sull’ansia generalizzata? Di seguito trovi 20 micropillole che condensano le informazioni essenziali e gli insight chiave su questo tema.

1. Cos’è l’ansia generalizzata 📚

Il disturbo d’ansia generalizzato si manifesta con preoccupazioni constanti, diffuse (“generalizzate” appunto) e percepite come incontrollabili che riguardano diversi ambiti della vita della persona, come la salute, il lavoro, le relazioni, il futuro e le attività quotidiane.

2. Ipervigilanza 👀

Una caratteristica tipica dell’ansia generalizzata è l’ipervigilanza, ossia l’essere costantemente “sul chi va là” per potenziali minacce o pericoli, anche quando non sono realmente presenti. Questo stato di allerta costante può essere estenuante sia mentalmente che fisicamente.

3. Difficoltà di concentrazione 🤯

L’eccessiva preoccupazione può assorbire così tanto spazio mentale da rendere difficile concentrarsi su compiti specifici. Ciò può portare a procrastinazione, diminuzione della produttività e frustrazione.

4. Irritabilità 😠

La tensione emotiva e fisica cronica può rendere le persone con ansia generalizzata più facilmente irritabili, a volte scatenando reazioni sproporzionate a piccole frustrazioni quotidiane.

5. Sintomi fisici🧍‍♀️

L’attivazione emotiva e fisica cronica può anche portare ad una serie di sintomi fisici che includono tensione muscolare, intenso affaticamento, mal di testa e altre manifestazioni corporee.

6. Disturbi del sonno 🌜

L’ansia e la preoccupazione possono intralciare significativamente i normali ritmi sonno-veglia, portando a difficoltà nell’addormentarsi, nel rimanere addormentati o nello sperimentare un sonno ristoratore, il che può influenzare negativamente la salute fisica e mentale nel complesso.

7. Attacchi d’ansia 🌀

In alcuni casi, in risposta a determinati stimoli, la sintomatologia può aumentare e generare un attacco di ansia, ossia un episodio di ansia acuta caratterizzato da tachicardia, iperventilazione, tremori e aumento della sudorazione.

8. Evitamento comportamentale 🏃‍♂️❌

Le persone con ansia generalizzata possono iniziare ad evitare situazioni che percepiscono come potenziali trigger dell’ansia. Questo evitamento può limitare le esperienze di vita, le opportunità sociali e professionali e contribuire a un isolamento progressivo.

9. Strategie di coping disfunzionali 🔁

Le persone affette da ansia generalizzata possono sviluppare strategie di coping che, seppur mirate al sollievo immediato, risultano controproducenti a lungo termine. Queste includono, oltre all’evitamento di situazioni che generano ansia, la ricerca di rassicurazioni, l’eccessiva pianificazione e, talvolta, l’abuso di alcol o sostanze.

10. Le cause del disturbo d’ansia generalizzato 🧬👥

Il disturbo d’ansia generalizzato si origina da un intreccio complesso di fattori genetici e ambientali. La predisposizione genetica, insieme a modelli comportamentali appresi e esperienze di vita stressanti, contribuiscono allo sviluppo del disturbo.

11. Rischio legato al genere e picco di insorgenza 👩🕒

Il disturbo d’ansia generalizzato ha una maggiore incidenza nelle donne e tende a manifestarsi intorno ai 30 anni, sebbene i sintomi possano comparire fin dall’infanzia.

12. Trattamenti efficaci  🌱

Fortunatamente, ci sono trattamenti efficaci per l’ansia generalizzata. La psicoterapia è sicuramente il trattamento di elezione per questo disturbo.

13. Scegliere di fare il primo passo 🚶

Riconoscere quando è il momento di cercare supporto professionale è fondamentale. Prenotare una consulenza con un terapeuta può essere il primo passo verso una gestione più efficace dell’ansia generalizzata e una vita più soddisfacente (Se vuoi farlo con Mindcenter clicca qui).

14. Trattamento farmacologico 💊

Il trattamento può includere farmaci antidepressivi e benzodiazepine per i sintomi acuti. Questi farmaci possono aiutare a gestire i sintomi, tuttavia occorre che siano utilizzati in combinazione con la terapia psicologica per ottenere risultati ottimali.

15. Tecniche di rilassamento e respirazione controllata 💨

Imparare a praticare tecniche di rilassamento e di respirazione controllata può essere un metodo efficace per ridurre gli stati ansiosi. Queste tecniche possono essere facilmente integrate nella routine quotidiana.

16. Mindfulness e consapevolezza corporea 🧘‍♂️

La pratica della mindfulness e la consapevolezza corporea possono aiutare a radicare la persone nel presente, riducendo preoccupazioni e rimugino. Tecniche come il body scan e la meditazione guidata possono offrire sollievo dall’ansia.

17. Il potere della natura 🌳

Trascorrere tempo all’aperto e riconnettersi con la natura è stato dimostrato avere effetti calmanti sulla mente. Le passeggiate nel verde, il giardinaggio o semplicemente il tempo trascorso in ambienti naturali possono aiutare a ridurre i livelli di ansia e il rimuginio.

18. Stile di vita e cambiamenti comportamentali 🏃‍♀️🍎

Adottare uno stile di vita sano, che includa esercizio fisico regolare, una dieta bilanciata, limitazione di caffeina e alcol, e tecniche di gestione dello stress può contribuire a migliorare significativamente la qualità della vita.

19. Tecnologia e ansia generalizzata 📱

L’uso eccessivo dei social media e l’esposizione costante alle notizie possono aumentare i livelli di ansia generalizzata. D’altro canto, la tecnologia offre anche strumenti utili, come ad esempio app per praticare meditazione o la possibilità di svolgere terapie online.

20. La vita dopo il disturbo d’ansia generalizzato

Con il tempo e il trattamento adeguato, è possibile superare l’ansia generalizzata e condurre una vita più soddisfacente. Questo non significa che le preoccupazioni scompaiano del tutto (in quanto parte della nostra vita), ma che diventano più gestibili e smettono di impedire di vivere un’esistenza significativa.

ansia generalizzata mindcenter6) Conclusione: vuoi fare il prossimo passo con noi?

Eccoci alla fine di questo breve approfondimento sul disturbo d’ansia generalizzato.

Speriamo di averti dato in questo articolo alcuni spunti chiarificatori e un’idea di quale sia la strada percorribile per affrontare questa condizione.

📌 Se vuoi, i professionisti di Mindcenter possono accompagnarti in questo percorso, in presenza o online. Prenota qui un primo colloquio con un terapeuta della nostra equipe.

 

Riferimenti bibliografici

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